Scritto da voi
Se avete scritti dei vostri cari, o volete scrivere delle cose interessanti e taglienti, inviatele sul nostro Guestbook e saranno qui pubblicate.
L'assemblea
Che sonno! disse il ghiro, si girò dall'altra parte e non aprì neppure al postino. La marmotta aprì la lettera, dette un'occhiata e disse ci penserò. L'orso stabilì di rimandare il suo interessamento alla fine del letargo invernale. Il castoro deve troppo lavorare per la sua casa per poter perdere una giornata. Mamma lupa aveva ormai preparato una bella cuccia per i suoi cuccioli e si sentì scusata. L'elefante che come si sa è di memoria buona, si ricordò di quanto si era annoiato la volta prima e disse furbo "non mi beccano più". La giraffa aristocratica guardò l'invito dall'alto in basso e pensò che forse in compagnia degli altri animali si sarebbe potuta sporcare. Fu così che all'assemblea della foresta si ritrovarono solo due cammelli un po' tonti, una scimmia distratta e un picchio ciarlatano. Il picchio convinse gli altri che d'ora in avanti tutti i mammiferi si sarebbero dovuti trasferire sui rami degli alberi. E' un'assurdità dissero tutti quando lo lessero sul giornale regionale. Ma ormai era diventata legge comunale e fu un grosso guaio. Questo non sarebbe successo se ci fossimo interessati prima, disse tristemente il rinnoceronte dondolandosi in cima ad una palma.
Che sonno! disse il ghiro, si girò dall'altra parte e non aprì neppure al postino. La marmotta aprì la lettera, dette un'occhiata e disse ci penserò. L'orso stabilì di rimandare il suo interessamento alla fine del letargo invernale. Il castoro deve troppo lavorare per la sua casa per poter perdere una giornata. Mamma lupa aveva ormai preparato una bella cuccia per i suoi cuccioli e si sentì scusata. L'elefante che come si sa è di memoria buona, si ricordò di quanto si era annoiato la volta prima e disse furbo "non mi beccano più". La giraffa aristocratica guardò l'invito dall'alto in basso e pensò che forse in compagnia degli altri animali si sarebbe potuta sporcare. Fu così che all'assemblea della foresta si ritrovarono solo due cammelli un po' tonti, una scimmia distratta e un picchio ciarlatano. Il picchio convinse gli altri che d'ora in avanti tutti i mammiferi si sarebbero dovuti trasferire sui rami degli alberi. E' un'assurdità dissero tutti quando lo lessero sul giornale regionale. Ma ormai era diventata legge comunale e fu un grosso guaio. Questo non sarebbe successo se ci fossimo interessati prima, disse tristemente il rinnoceronte dondolandosi in cima ad una palma.
Valentina Grande
Cosa penso
Cosa penso delle persone che si stanno occupando di formare un gruppo per risollevare e dare importanza al paese di Pescara del Tronto?
Penso che siano persone intelligenti che capiscono cosa vuol dire tornare alle origini e dare importanza ad un paese dove regna la pace, la tranquillità, l'aria pulita e la libertà di andare in giro da soli a giocare perché non ci sono pericoli.
Se ripenso al mio passato, da piccola, ero la prima bambina a partire da Roma per andare al paese, subito dopo la fine della scuola, e l'ultima a tornare a Roma pochi giorni prima della loro riapertura.
Ricordo alcuni episodi, nei quali io ed i miei amici organizzavamo feste, cene o pranzi a casa di qualcuno di noi, certo questo avveniva dal 1993 al 1998 quando ancora eravamo uniti e comunque i genitori si fidavano nel lasciarci da soli a casa ed usare i fornelli per cucinare la pasta o altro.
Ora purtroppo non avviene e solo perché non riusciamo a trovarci tutti nello stesso periodo perchè ognuno di noi lavora e non ci si incontra più come prima.
Ricordo il mio primo tiramisù con la mia cara amica Vale, tutt'ora ne parliamo e ci mettiamo a ridere perché tutto era meno che un tiramisù! Casualmente quella sera non volevo il dolce..hihihi
I gavettoni il giorno di ferragosto, le passeggiate mattutine o pomeridiane che facevamo dal nostro paese fino ad Arquata dove sulla piazza c'era l'emporio per andare a prendere il giornale, comprarsi un ghiacciolo al bar e mentre lo mangiavamo tornavamo a casa.
Ricordo che le feste di paese erano belle e coinvolgenti, mi ricordo un anno dove c'era un complesso che cantava canzoni popolari e balli come la polca,il valzer,la mazurca, balli di gruppo ecc.
Fu proprio con uno di questi, balli se non sbaglio era una mazurca, che rimasi incantata nel vedere due persone che ballavano girando intorno alla piazzetta e volteggiavano talmente bene che sembravano volare, poi ho scoperto che andavano a scuola di ballo ma erano veramente bravi, ancora oggi mi torna in mente quell'immagine.
Quest'estate ne parlavo proprio con la persona in questione, e sapete chi è? Antonio il macellaio (w la macelleria ah ah).
Ricordo ancora gli scherzi fatti e che mi facevano, eravamo sempre tanti ragazzi soprattutto ad agosto.
Ci radunavamo sulla madonella o al circolo o in altri punti tipo sotto al cimitero o la casa cantoniera, in questi ultimi due ci andavamo perché erano posti dove i genitori non venivano e ci si poteva appartare con i "fidanzatini" o con gli amici per raccontarsi dei pettegolezzi.
Gli allenamenti dei nostri amici per le partite del nostro paese con gli altri paesi e noi a fare il tifo e festeggiare alla loro vittoria.
I bagni a fiume e la pesca dei pesci con le mani, prendere il sole al campetto del paese vicino al fiume, passeggiare nelle fratte cantando insieme alla mia amica Vale le canzoni, che lei cantava nel gruppo degli scout, per mandar via le serpi, aiutare i miei zii in campagna o nell'orto a ricavare le patate, raccogliere i pomodori le zucchine i fagiolini, insomma fare la ''contadina''.
Penso che siano persone intelligenti che capiscono cosa vuol dire tornare alle origini e dare importanza ad un paese dove regna la pace, la tranquillità, l'aria pulita e la libertà di andare in giro da soli a giocare perché non ci sono pericoli.
Se ripenso al mio passato, da piccola, ero la prima bambina a partire da Roma per andare al paese, subito dopo la fine della scuola, e l'ultima a tornare a Roma pochi giorni prima della loro riapertura.
Ricordo alcuni episodi, nei quali io ed i miei amici organizzavamo feste, cene o pranzi a casa di qualcuno di noi, certo questo avveniva dal 1993 al 1998 quando ancora eravamo uniti e comunque i genitori si fidavano nel lasciarci da soli a casa ed usare i fornelli per cucinare la pasta o altro.
Ora purtroppo non avviene e solo perché non riusciamo a trovarci tutti nello stesso periodo perchè ognuno di noi lavora e non ci si incontra più come prima.
Ricordo il mio primo tiramisù con la mia cara amica Vale, tutt'ora ne parliamo e ci mettiamo a ridere perché tutto era meno che un tiramisù! Casualmente quella sera non volevo il dolce..hihihi
I gavettoni il giorno di ferragosto, le passeggiate mattutine o pomeridiane che facevamo dal nostro paese fino ad Arquata dove sulla piazza c'era l'emporio per andare a prendere il giornale, comprarsi un ghiacciolo al bar e mentre lo mangiavamo tornavamo a casa.
Ricordo che le feste di paese erano belle e coinvolgenti, mi ricordo un anno dove c'era un complesso che cantava canzoni popolari e balli come la polca,il valzer,la mazurca, balli di gruppo ecc.
Fu proprio con uno di questi, balli se non sbaglio era una mazurca, che rimasi incantata nel vedere due persone che ballavano girando intorno alla piazzetta e volteggiavano talmente bene che sembravano volare, poi ho scoperto che andavano a scuola di ballo ma erano veramente bravi, ancora oggi mi torna in mente quell'immagine.
Quest'estate ne parlavo proprio con la persona in questione, e sapete chi è? Antonio il macellaio (w la macelleria ah ah).
Ricordo ancora gli scherzi fatti e che mi facevano, eravamo sempre tanti ragazzi soprattutto ad agosto.
Ci radunavamo sulla madonella o al circolo o in altri punti tipo sotto al cimitero o la casa cantoniera, in questi ultimi due ci andavamo perché erano posti dove i genitori non venivano e ci si poteva appartare con i "fidanzatini" o con gli amici per raccontarsi dei pettegolezzi.
Gli allenamenti dei nostri amici per le partite del nostro paese con gli altri paesi e noi a fare il tifo e festeggiare alla loro vittoria.
I bagni a fiume e la pesca dei pesci con le mani, prendere il sole al campetto del paese vicino al fiume, passeggiare nelle fratte cantando insieme alla mia amica Vale le canzoni, che lei cantava nel gruppo degli scout, per mandar via le serpi, aiutare i miei zii in campagna o nell'orto a ricavare le patate, raccogliere i pomodori le zucchine i fagiolini, insomma fare la ''contadina''.
Di ricordi ne ho molti e li porto sempre nel mio cuore e nella mia mente ma una cosa mi piacerebbe leggere, le storie, i racconti del tempo passato degli antenati e del paese forse grazie alla collaborazione di tutti e al materiale che continueremo a dare riusciremo a crescere sempre di più e ad arrivare ad un punto dove si ricomincia a festeggiare e stare tutti insieme e forse anche il paese verrà rivalutato.
Questo sarà possibile soprattutto grazie alle persone che fanno parte di questo gruppo a cui dobbiamo fare i complimenti per il lavoro che stanno svolgendo.
Luisa Cantagallo
Questo sarà possibile soprattutto grazie alle persone che fanno parte di questo gruppo a cui dobbiamo fare i complimenti per il lavoro che stanno svolgendo.
Luisa Cantagallo