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Scritto da voi
Se avete scritti dei vostri cari, o volete scrivere delle cose interessanti e taglienti, inviatele sul nostro Guestbook e saranno qui pubblicate.

L'assemblea

Che sonno! disse il ghiro, si girò dall'altra parte e non aprì neppure al  postino. La marmotta aprì la lettera, dette un'occhiata e disse  ci  penserò. L'orso stabilì di rimandare il suo interessamento alla fine del  letargo invernale. Il castoro deve troppo lavorare per la sua casa per  poter perdere una giornata. Mamma lupa aveva ormai preparato una bella cuccia per i suoi cuccioli e si sentì scusata. L'elefante che come si  sa è di memoria buona, si ricordò di quanto si era annoiato la volta prima e disse  furbo "non mi beccano più". La giraffa aristocratica guardò l'invito dall'alto  in basso e pensò che forse in compagnia degli altri animali si sarebbe potuta sporcare. Fu così che all'assemblea della foresta si ritrovarono solo due cammelli un po' tonti, una scimmia distratta e un  picchio ciarlatano. Il picchio  convinse gli altri che d'ora in avanti tutti i mammiferi si sarebbero dovuti trasferire sui rami degli alberi. E' un'assurdità dissero tutti quando lo lessero sul giornale regionale. Ma ormai era diventata legge comunale e fu un grosso guaio. Questo non sarebbe successo se ci fossimo interessati prima, disse tristemente il rinnoceronte dondolandosi in cima ad una palma.

Valentina Grande



Cosa penso

Cosa  penso delle persone che si stanno occupando di formare un gruppo per  risollevare e dare importanza al paese di Pescara del Tronto?
Penso  che siano persone intelligenti che capiscono cosa vuol dire tornare alle  origini e dare importanza ad un paese dove regna la pace, la  tranquillità, l'aria pulita e la libertà di andare in giro da soli a  giocare perché non ci sono pericoli.

Se  ripenso al mio passato, da piccola, ero la prima bambina a partire da  Roma per andare al paese, subito dopo la fine della scuola, e l'ultima a  tornare a Roma  pochi giorni prima della loro riapertura.
Ricordo  alcuni episodi, nei quali io ed i miei amici organizzavamo feste, cene o  pranzi a casa di qualcuno di noi, certo questo avveniva dal 1993 al  1998 quando ancora eravamo uniti e comunque i genitori si fidavano nel  lasciarci da soli a casa ed usare i fornelli per cucinare la pasta o  altro.
Ora purtroppo non avviene e solo perché non riusciamo a  trovarci tutti nello stesso periodo perchè ognuno di noi lavora e non ci  si incontra più come prima.

Ricordo  il mio primo tiramisù con la mia cara amica Vale, tutt'ora ne parliamo e  ci mettiamo a ridere perché tutto era meno che un tiramisù! Casualmente  quella sera non volevo il dolce..hihihi
I gavettoni il giorno di  ferragosto, le passeggiate mattutine o pomeridiane che facevamo dal  nostro paese fino ad Arquata dove sulla piazza c'era l'emporio per  andare a prendere il giornale, comprarsi un  ghiacciolo al bar e mentre  lo mangiavamo tornavamo a casa.
Ricordo che le feste di paese erano  belle e coinvolgenti, mi ricordo un anno dove c'era un complesso che  cantava  canzoni popolari e balli come la polca,il valzer,la mazurca,  balli di gruppo ecc.

Fu  proprio con uno di questi, balli se non sbaglio era una mazurca, che  rimasi incantata nel vedere due persone che ballavano girando intorno  alla piazzetta e volteggiavano talmente bene che sembravano volare, poi  ho scoperto che andavano a scuola di ballo ma erano veramente bravi,  ancora oggi mi torna in mente quell'immagine.
Quest'estate ne parlavo proprio con la persona in questione, e sapete chi è?  Antonio il macellaio (w la macelleria ah ah).
Ricordo ancora gli scherzi fatti e che mi facevano, eravamo sempre tanti ragazzi soprattutto ad agosto.

Ci  radunavamo sulla madonella o al circolo o in altri punti tipo sotto al  cimitero o la casa cantoniera, in questi ultimi due ci andavamo perché  erano posti dove i genitori non venivano e ci si poteva appartare con i "fidanzatini" o con gli amici per raccontarsi dei pettegolezzi.
Gli   allenamenti dei nostri amici per le partite del nostro paese con gli  altri paesi e noi a fare il tifo e festeggiare alla loro vittoria.

I  bagni a fiume e la pesca dei pesci con le mani, prendere il sole al  campetto del paese vicino al fiume, passeggiare nelle fratte cantando  insieme alla mia amica Vale le canzoni,
che lei cantava nel gruppo degli  scout, per mandar via le serpi, aiutare i miei zii in campagna o  nell'orto a ricavare le patate,  raccogliere i pomodori le zucchine i  fagiolini, insomma fare la ''contadina''.
Di ricordi ne ho molti e li  porto sempre nel mio cuore e nella mia mente  ma una cosa mi piacerebbe  leggere, le storie, i racconti del tempo passato degli antenati e del  paese forse grazie alla collaborazione di tutti e al materiale che  continueremo a dare riusciremo a crescere sempre di più e ad arrivare ad  un punto dove si ricomincia a festeggiare e stare tutti insieme e forse anche il paese verrà rivalutato.

Questo  sarà possibile soprattutto grazie alle persone che fanno parte di  questo gruppo a cui dobbiamo fare i complimenti per il lavoro che stanno svolgendo.

Luisa Cantagallo

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