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Le ricette paesane
In questo spazio vorrei raccogliere tutte le ricette tipiche paesane, io ne inserisco un paio, a voi il compito di proporne delle altre di vostra  conoscenza e di qualsiasi tipo.
Le ricette tipiche
Scheda n° 1
LE CRISPELLE
Ingredienti - Farina, uova, sale, acqua.

Preparazione - Amalgamare i quattro ingredienti, fino a formare una pastella omogenea densa al punto giusto.
Ungere una padella di ferro con lardo e quando questa è calda, versare un mestolo di pastella di dimensioni adatte.
Dopo pochi secondi, quando la pastella si stacca dalla padella, girarla nell' altro verso e finire di cuocerla per altri pochi secondi.

Il gioco è fatto.

Quando si fa - Ad ogni ricorrenza festiva si fanno le Crispelle.


Scheda n° 2
LA FRITTATA CON LA MENTUCCIA
Ingredienti - Uova, Mentuccia fresca, Sale, Olio per friggere.

Preparazione - Prendere la Mentuccia fresca, metterla in un mortaio e ridurla in
poltiglia.
Sbattere le uova, unire la poltiglia di Mentuccia, un pizzico di sale e friggere in padella possibilmente di ferro con olio di frittura.

E voilà.

Quando si fa - E' una ricetta in uso soprattutto nella ricorrenza della S. Pasqua
facendo a gara a chi la fa con più uova e più alta.

Scheda n° 5
LE CRISPELLE N' VOSS
Ingredienti - Brodo di gallina, farina, sale, lardo e formaggio pecorino.

Preparazione  - Preparare un pò di brodo, possibilmente di gallina. Mettere in una  ciotola farina, un pizzico di sale ed acqua, mischiare ed aggiungere  acqua fino ad un composto semi liquido. Ungere una padella con lardo,  versare uno sgommarello di liquido e quando si stacca dalla padella, far  cuocere anche dall'altra parte. Adagiare le crispelle in un piatto  spolverandole di formaggio pecorino. Arrotolarle e metterne due per  piatto, versare il brodo caldo fino a coprirle. Buon appetito!!
(inviata da Ivana Tasca)  

Quando si fa - E' una ricetta in uso soprattutto nei tempi antichi.


Scheda n° 3
LE OLIVE ASCOLANE
Ingredienti - Olive ascolane, carne di manzo, maiale e pollo, olio o burro, carote, sedani,cipolle, vino bianco, brodo, noce moscata, parmigiano, uovo, farina e pane grattugiato.

Preparazione - Le olive ascolane sono annoverate tra i piatti che appartengono per eccellenza alla gastronomia marchigiana, in particolare a quella dell’area picena e devono il loro nome alla città di Ascoli.
La tradizione vuole che ad inventarle sia stato un cuoco che, nel XIX secolo, lavorava presso una famiglia gentilizia della città. Secondo gli usi locali si dovrebbero servire e consumare in numero dispari.Tra gli appassionati cultori di questa prelibatezza è noto che vi fosse anche il compositore pesarese Gioacchino Rossini. Si preparano con la liva da concia detta anche liva di San Francesco o Oliva ascolana del Piceno, cui nell’anno 2005 è stato riconosciuto il marchio DOP. Questa varietà appartiene alla famiglia dell’Olea Europea Sativa che era già nota in epoca romana. La caratteristica di quest’oliva è di essere tenera e carnosa e una volta denocciolata, mediante un abile taglio a spirale della polpa, è pronta per ospitare al suo interno il ripieno di carne, tradizionalmente a base di manzo, maiale e pollo, dosata in quantità pari o variabile, avendo cura che non vi sia la presenza di nervi o fibre. Per riempire 100 olive di media grandezza ne sono sufficienti circa 300/350 gr. La carne, tagliata a piccoli pezzi, dopo essere stata rosolata con olio o burro, in un soffritto di carota, sedano e cipolla, si sfuma con un po’ di vino bianco e se ne ultima la cottura con l’aggiunta di una tazza di brodo. Sgocciolata dal fondo di bollitura si lascia raffreddare e si macina fino ad ottenere un impasto di fine consistenza al quale si aggiunge un pizzico di noce moscata, il parmigiano (25/30 gr.), un uovo e il sugo di cottura
necessario per aggiustarne la morbidezza. L’impasto va lavorato accuratamente per amalgamare tutti gli ingredienti. Con questo composto si riempiono le olive che poi si passano nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pane grattugiato prima di essere fritte in olio ben caldo che conferisca la doratura. Si servono calde, dopo aver tolto l’eccesso di olio della frittura con carta da cucina, accompagnate da spicchi di limone.  Alla ricetta, di cui esistono innumerevoli rivisitazioni, si possono aggiungere o togliere vari ingredienti come ad esempio una grattatina di buccia di limone, la sostituzione della quantità di parmigiano con formaggio pecorino o mettere qualche grano di pepe nero durante la cottura, per personalizzarne il gusto. Famose per la loro golosa bontà sono consumate, conosciute ed apprezzate anche da sole come antipasto, sebbene
appartengano alla territoriale identità del fritto misto all’ascolana.

Quando si fa - Ricetta tipica presente in tutte le feste della regione Marche. (inviata da Sandra)  

Scheda n° 4                
L' ACQUA COTTA
Ingredienti - Patate, cipolle, bieta, sale, olio extra vergine, pecorino grattato.

Preparazione - Far bollire dell'acqua con dentro patate sbucciate e tagliate in  quattro, pezzettoni di cipolla e bieta, salate quanto basta. Adagiate in  un piatto fondo, una o più fette di pane tagliate spesse. Versate il  brodo per bagnare il pane e sopra un pezzo di patata, cipolle e bieta,  aggiungete olio extravergine e pecorino grattato...(inviata da Ivana  Tasca)  

Quando si fa - E' una ricetta in uso soprattutto nelle giornate di freddo invernale.


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